La scuola e la ASL negavano a Mattia la figura infermieristica
prevista per la sua assistenza, obbligando di fatto, all’interno della
scuola, per un anno intero (21/22) la nonna materna, a somministrargli
cibo e acqua per non farlo morire di fame e di sete e la sua mamma,
per l’anno corrente, a occuparsi delle stesse mansioni.
(Qui il post con la denuncia)
Grazie al nostro intervento e al supporto dell’Avvocata Laura Andrao e
Confad – Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità siamo
riusciti a risolvere la situazione.
