Ottenuta valutazione positiva di idoneità al lavoro per Martina

Il 13 febbraio abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook un post di Barbara Corà, mamma di Martina, 21enne con sindrome di Down. In questo post  veniva denunciato il fatto che a Martina fosse stata negata la possibilità di usufruire della Legge 68 che prevede la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. 

Sono passati nove mesi da quando i membri della commissione medica di Giaveno avevano valutato “incollocabile” Martina. Nove mesi di dure battaglie per non arrendersi a quell’ingiusto giudizio. Mesi di proteste virali sui social.
A queste proteste, alimentate anche attraverso il nostro racconto sui nostri canali, non sono rimasti indifferenti i vertici dell’ASL To3, che si sono resi disponibili a verificare la possibilità di sottoporre la ragazza ad un nuovo esame.

Ecco quindi che lo scorso 5 giugno Martina si è così ripresentata davanti alla commissione del distretto sanitario locale. Questa volta, però, il responso dei medici è stato quello sperato.

Barbara, la mamma:
“Marty ha vinto per lei e per chi verrà dopo di lei. Come abbiamo sempre sostenuto la battaglia di un singolo deve diventare la battaglia di tutti e la vittoria di uno si trasforma nella vittoria di tutti. Grazie di cuore #Vorreiprendereiltreno per aver dato voce alla nostra battaglia.“

E noi siamo molto contenti di aver potuto dare il nostro contributo nell’aver denunciato quest’ingiustizia. Felici per questo giusto riconoscimento di un diritto, abbracciamo Barbara e Martina!