Mamma F. ha scritto questo breve ma significativo messaggio a Iacopo Melio. Visto lo spunto di riflessione importante, la Onlus #Vorreiprendereiltreno vuole condividerlo con voi:
“Ciao Iacopo sono la mamma di una piccola bimba con un ritardo psicomotorio e svariati problemi tra cuore, asma che neanche ti sto ad elencare.
Mia figlia, dopo mesi di fisioterapia in un centro che per pagarlo mi sono indebitata fino al collo, è a casa con me tutte le sere: cammina, corre, salta, ma è ipotonica in forma seria e lassa, per cui cade ma si rialza sempre.
Lei si fa visitare da tutti senza fare una piega, perciò mi dirai ‘ok qual è il problema?’. La gente Iacopo, non tutta sia chiaro, ma sai quanti amici, parenti e purtroppo medici, dopo che illustro il suo quadro clinico mi dicono ‘eh ma a vederla così felice non si direbbe che ha tutti questi problemi’.
A vederla ‘così felice’. Praticamente dei poeti che hanno trovato la rima: invalidità = infelicità.
Mia figlia è una bambina che sorride sempre, ma perchè non dovrebbe? È decisamente più fortunata di tantissimi altri bambini che non hanno una mamma che fa 2 lavori per aiutarla nel suo percorso, o che nonostante 30 lavori i soldi non bastano mai perchè alcune cure sono costosissime. Ma anche io sorrido, anche adesso che sto scrivendo a te.
E penso ogni giorno che voglio iscrivermi, che voglio donare alla tua associazione ma che adesso devo purtroppo investire in altro. Ma sei un pensiero costante, vuoi sapere cosa mi fa sorridere? I tuoi ‘cosa mi ha fatto sorridere’ della domenica.
Mi fa sorridere mia figlia che quando corre sorride e quando cade ride di gusto perché le ho insegnato questo. Quando ride di cuore perché ha fatto bum! e si rialza, Iacopo io lì ho vinto.
Non la sto facendo facile, non lo è, ma sono indignata per tutto questo chiacchiericcio sulle nostre risate. Scusami avevo bisogno di raccontarlo a qualcuno che potesse capirmi. Un forte abbraccio e grazie per tutto quello che dai al mondo, per tutto quello che dai a me. Una mamma felice.”